Mario (...) si sente forestiero nel suo Paese: "I fuasté ormai siamo noi." Lo pensa mentre alla sera, stanco, guarda alla televisione i barconi che arrivano sulle coste di Lampedusa. Da qui si dipana il romanzo con una serie di eventi drammatici, perché troppo reali, ma anche ironici e surreali, per questo capaci di gettare un seme di speranza. (Michele Tronconi)