Alla fine del 1700 Napoli è la seconda città più popolosa d'Europa ed è la capitale di uno dei Regni più vasti del continente. Il protagonista, Francesco Filangieri, è un commissario di Polizia, anzi un "giudice commissario". I quattro episodi che compongono l'opera si svolgono tra il 1793 e il 1799, anno in cui si completa la restaurazione borbonica dopo la breve avventura della Repubblica Napoletana del 1798. Con pochi uomini e scarsi mezzi il commissario si trova ad affrontare problemi e casi più o meno gravi, complessi, talvolta grotteschi, intrighi di corte e suicidi molto sospetti. I personaggi parlano in napoletano, pensano in napoletano, esprimono con la vera lingua del Regno tutta la loro verve, ma anche i sentimenti, le passioni, le paure e le emozioni. Il protagonista sembrerà talvolta perdere la battaglia, travolto da situazioni apparentemente più grandi di lui. Tuttavia riuscirà sempre a tirare le fila degli avvenimenti, fatta eccezione perle vicende sentimentali dalle quali uscirà sempre sconfitto. I personaggi creati dall'autore si mescolano, nel tessuto narrativo, con personaggi realmente vissuti e avvenimenti descritti dai cronisti dell'epoca.