In questo lavoro oggetto di indagine sono i testi riconducibili alla materia cavalleresca, i temi trattati e la loro fortuna nel corso del tempo, il modo in cui i testi incontrano formule di esecuzione canora. Formule che partecipano, tanto quanto le fonti testuali, a determinare la concretezza storica del fenomeno cavalleresco, configurando una tradizione che ha percorso in Italia sia la cultura scritta che quella orale per almeno sette secoli, fino alla contemporaneità. E contemporaneo è, infatti, il punto di partenza di questa indagine, che dà conto di una pratica socialmente condivisa: i poeti improvvisatori in ottava rima della Maremma toscana e della Sabina, nel Lazio, ancora oggi usano questa materia nelle loro composizioni orali, e nel loro percorso di formazione non può mancare la lettura quantomeno dei poemi maggiori dell'epica cavalleresca - L'Orlando innamorato, L'Orlando furioso, La Gerusalemme liberata - e di alcuni romanzi quattrocenteschi di materia carolingia - come Il Guerrin Meschino e I Reali di Francia di Andrea da Barberino.