Un'ironia sottile è la cifra essenziale di un monologo che si confronta con il tempo di prima per cavare dal buio in cui erano sepolte le necessarie differenze. A interrogarsi in forme spietate è il protagonista, ma lo sono anche gli altri personaggi, e senza molti riguardi: cosa succede a un uomo di novantaquattro anni che vive con la moglie Tilda, ancora musa ispiratrice, e che senza propriamente desiderarlo è ancora vivo, scrive, racconta? Ripiegato sul particolare, analizza la quotidiana fatica del vivere aspettando una fine che sa dietro l'angolo, e imprime una perfida e temibile serietà ad ogni atto della giornata...