Il valore della famiglia come prezzo mai sufficientemente pagato e ricchezza duramente acquisita attraversa il romanzo con l'insistenza della saga. La talvolta disarmante temerarietà con cui i sentimenti vengono espressi o taciuti é la via del calvario che i personaggi debbono percorrere al fine di trovare pace, in un paesaggio spesso costellato da perversioni sofferte ed ingiustizie dovute soprattutto alla meschinità della natura umana. L'amore come valore salvifico e incorruttibile si rivela in tutta l'opera principale motore immutabile. La storia dello sconosciuto soccorso da Aldo ruota intorno alla figura di un Monsignore che, con i sordidi retroscena della sua vita, domina tutta la vicenda, iniettandovi tuttavia uno spessore di sentimento utile a superare i facili pregiudizi che la struttura sociale dell'epoca tenderebbe a imprimere sul personaggio, compromettendone l'immagine. La ribellione giovanile della fine degli anni sessanta, l'avvento della droga di massa e di nuove torbide sette, l'insensibile invadenza di certo giornalismo scandalistico, la fosca ombra dell'incesto oppure la routine e la violenza dell'ambiente carcerario, sono gli elementi che via via fanno da sfondo o prendono il sopravvento nel corso di una narrazione giocata talvolta sul filo di un intimismo familiare che nasconde segreti difficile da svelare.