In cosa l'odio politico è diverso dall'odio personale, individuale? Come nasce? Come si manifesta? In che modo si estende a opposti schieramenti che diventano nemici? Come si comunica? Come riesce a diventare, per chi lo coltiva, addirittura una ragione di vita? Addirittura, talvolta, fino all'autodistruzione? perché, inevitabilmente, diventa la più forte arma di opposizione nei confronti di leadership consolidate? E chi ne è oggetto, come reagisce nei confronti di chi lo avversa? È solo ideologico, oppure investe stili di vita, culture, visioni del mondo ritenute conflittuali? In questo saggio l'autore propone le sue risposte a questi interrogativi prendendo spunto da vicende lontane nel tempo, sulle quali già in passato ha investigato.