L'articolo 88 del codice di procedura civile impone alle parti di comportarsi in giudizio con lealtà e probità, ma è controverso se da questo principio possa ricavarsi anche un obbligo di dire la verità, ossia un vincolo di correttezza e di cooperazione pur nell'ambito di dialoghi conflittuali. Il volume, che costituisce la prima monografia scientifica sul tema, muove dall'analisi funzionale dell'obbligo di verità per delineare, grazie all'indagine storico-comparatistica, i profili strutturali dell'istituto, che deve essere distinto fra divieto di menzogna, obbligo di completezza e obbligo di chiarificazione. Viene quindi esaminata criticamente la compatibilità di tali obblighi con i principi costituzionali e con il sistema del diritto positivo. L'opera è destinata alla comunità accademica, ai giudici e agli avvocati, in quanto l'obbligo di verità delle parti non pone soltanto complessi problemi di carattere teorico, ma anche questioni di indubbio interesse pratico.