Con la fine della guerra presero forma le premesse, già da tempo presenti sotto traccia, che avrebbero portato all'Italia repubblicana. Nata ufficialmente dopo il referendum del '46, essa fu il punto di incontro tra due disegni di potere: uno politico, americano, e uno religioso, vaticano. La chiesa di Pio XII avrebbe salvaguardato il mondo da future guerre e totalitarismi ma i conflitti interni al mondo cattolico e le prime insofferenze di alcuni vertici della DC per un'eccessiva ingerenza vaticana facevano presagire che qualcosa sarebbe cambiato. Grazie a fonti d'archivio vaticane da poco accessibili, il libro analizza, per il periodo 1943-1958, forme e modi con cui si realizzò un'indiscussa egemonia cattolica sulla nascente repubblica, documentando le pressioni della Santa Sede sulla DC che governava il Paese e a cui chiedeva di allinearsi al suo disegno religioso e politico.