La ricerca di Pierre Bourdieu (1930-2002) costituisce oggi in Italia un riferimento inaggirabile in molti dei campi che ha toccato, ma la sua riflessione sulle istituzioni e sul campo giuridico ha finora goduto di pochi riconoscimenti, e ancora più rari sono stati i lavori volti a valorizzarne l'impianto in nuove direzioni. Nella speranza di consentire ai lettori di istituire uno sguardo critico sulle pratiche giuridiche aiutati da una consapevolezza epistemologica e critica al tempo stesso, il presente volume - che raccoglie interventi di specialisti di Bourdieu e di studiosi che hanno fatto del suo apparato concettuale uno strumento importante delle loro ricerche - non intende offrire una mera presentazione del lavoro del sociologo sulle istituzioni e sul campo giuridico e politico, né definire l'uso legittimo del suo apparato concettuale o replicarne piattamente l'impianto critico, ma prolungare la problematizzazione epistemologica e politica delle istituzioni di Bourdieu, confrontarla con altre prospettive epistemologiche e metodologiche, nonché mettere alla prova i suoi concetti e i suoi strumenti su nuovi oggetti e nuove piste di ricerca.