Vietri sul Mare, anni Trenta del Novecento. Un gruppo di artisti stranieri avvia un'opera di rinnovamento della ceramica locale. In questa atmosfera di fermento, a contatto con personaggi singolari e affascinanti, si dipana la storia di Michele Procida, apprendista nella faenzera paterna; dai primi turbamenti dell'adolescenza (quando tra avventure salgariane e buffe dichiarazioni d'amore contende al coetaneo Aniello le attenzioni della bella Tommasina) alle speranze giovanili di una nuova arte. Fino all'amore per l'ebrea Gertrud, intenso e drammatico. Una storia in bilico fra eventi reali (l'emigrazione, la Guerra Mondiale, l'alluvione del Salernitano del '54) e narrazioni favolose (l'invenzione della porcellana, la nascita del chiostro maiolicato di Santa Chiara, il viaggio di Turner ad Amalfi, il pavimento a petali di rosa di Filippo Palizzi, la cena a cavallo al ristorante Sherry di New York). Un romanzo di formazione, un racconto mitico, l'epopea di un popolo che rivoluzionò l'arte ceramica e la rese famosa in tutto il mondo.