Ci sono testi antichi che parlano di "dei" primordiali e di un'isola origine e dimora di questi "dei" primordiali. In via principale, i testi sumero-accadici di almeno ben 3.000-4.000 anni a.C. rinvenuti e tradotti solo di recente, e quelli egizi intorno alla stessa epoca, nonché altri testi, tutti poco o per nulla considerati per quanto attiene ad alcuni aspetti particolari. Da questi testi, a meno che non si tratti realmente di fantasie come si insiste a sostenere, emergono informazioni solide e convincenti che portano ad un tempo indefinito, sicuramente precedente il Diluvio Universale, in cui sarebbero esistite alte civiltà stabilite sulla Terra da una razza di "signori" - fisicamente uguali o molto simili agli uomini - che si distinguevano per i poteri eccezionali posseduti, e per ciò, chiamati "dei" dai popoli antichi, i quali avrebbero creato l'uomo e le civiltà conosciute. Da questi testi risulta pure che sarebbero stati questi "signori-dei", non solo a creare l'uomo, verosimilmente attorno a 200.000-150.000 anni fa, ma anche che, dopo un indefinito tempo dalla creazione dell'uomo, da uno di essi sarebbe stata generata una stirpe di uomini definita "divina", unica sulla Terra. Il tutto su una misteriosa isola del "Mare Occidentale" rimasta nella memoria dei popoli antichi come "luogo di origine e dimora degli dei" - per ciò definita "isola sacra" - e "luogo di uomini fortunati". Se quest'isola fosse la Sardegna? Il contenuto di questo libro può sorprendere e, persino, fare storcere la bocca forse a più di uno. In ogni caso esso è esclusivamente il risultato della lettura lessicale di quella montagna di cose scritte e dette da uomini per lo scrupolo lodevole di tramandare quanto essi sapevano e conoscevano.