Farsi ancora sorprendere dagli stormi di fenicotteri rosa che, all'imbrunire delle serate di tarda primavera, si trasferiscono dallo Stagno di Molentargius alla Laguna di Santa Gilla. Ecco cosa invidia e rimpiange l'autore ricordando la permanenza di alcuni anni passati a Cagliari. Descrive l'incontro con la città che lo ha rapito, i personaggi che ha conosciuto e apprezzato nella società civile e culturale, la gente comune, i luoghi in cui ha trascorso ore in conversazioni e momenti conviviali, scusandosi per non averli citati tutti dicendo che lascia Cagliari con un mucchio di cose in sospeso e che, forse magari un giorno.