Giunte fino a Roma voci inquietanti a proposito del governo di Ponzio Pilato nella Provincia di Syria Palestina, l'imperatore Tiberio invia un suo funzionario a Gerusalemme per indagare con discrezione. Il Prefetto della Giudea però è uomo accorto e sospetta il ruolo dell'ospite, tanto che cerca di corromperlo offrendogli uno spettacolo di lotta tra gladiatori e perfino i favori di una giovane schiava. L'inviato imperiale arriva nella città proprio all'epoca della Passione di Gesù Cristo e ha modo di assistere al processo, alla fustigazione e alla crocifissione del condannato. Tornato in Italia, l'uomo incontra prima Lucio Elio Seiano, il potente reggitore dell'Impero, e successivamente lo stesso imperatore nell'isola di Capri. La sua sorte, nella rivalità tra i due, sarà tragica, pur nel ricordo consolante di quella figura condannata a morte che l'ha colpito quando era a Gerusalemme.