Questo volume prova a rispondere al disagio che tutti gli attori istituzionali e professionali hanno rappresentato con riferimento al modo in cui la Riforma Cartabia ha normato l'intervento dei Servizi Sanitari nei procedimenti a tutela delle persone minorenni nei casi di separazione, divorzio e affidamento dei figli con l'introduzione dell'art. 473-bis.27 c.p.c. Al di là delle intenzioni, l'incrocio tra i codici e i paradigmi del contesto giudiziario e del contesto sanitario genera molte difficoltà: la formulazione dell'art. 473-bis.27 c.p.c. non delinea con chiarezza i confini, generando un'inesorabile commistione tra ruoli e funzioni. Questo volume segnala dettagliatamente le criticità, da quelle giuridiche a quelle epistemologiche e deontologiche, ma consiglia anche delle misure applicative che possono lenire gli effetti di un consenso informato viziato, oltre ad avanzare anche delle ipotesi revisionali della norma oggetto di confronto nelle sedi deputate. Un testo operativo, scritto con un taglio molto pratico, risulta particolarmente utile per psicologi che operano nel Servizio Sanitario Nazionale, consulenti tecnici d'ufficio e di parte, avvocati, magistrati, assistenti sociali.