La trasformazione della psicoanalisi in componente essenziale dell'ordine sociale non giustifica la rinuncia totale all'analisi dell'inconscio. Così come pure lo stallo in cui si trovano i movimenti rivoluzionari non deve lasciare il passo alla diserzione della politica. Bisogna porre fine alla dittatura del cogito, accettare che concatenamenti materiali, biologici, sociali, siano in grado di "macchinare" la propria sorte e di creare degli universi complessi eterogenei. Tali sono le condizioni per comprendere come il desiderio, anche quello più intimo, possa agganciarsi e comunicare con il campo sociale.