Un naufragio nell'Oceano indiano costringe Benedetto Scolopio, soldato di ventura del XVII secolo, ad approdare sulle coste della Cina, dove viene fatto prigioniero. Dopo varie peripezie, i suoi carcerieri, incuriositi dai suoi tratti occidentali e dalla sua conoscenza delle armi da fuoco, decidono di impiegarlo in una fabbrica di polvere da sparo. Di lui si accorge l'affascinante generalessa Sien-cho-ju, e tra i due sta per sbocciare una passione, quando la guerra civile investe il paese. Nominato responsabile dell'artiglieria, Scolopio sarà protagonista di epici scontri sui campi di battaglia e di un'inattesa scelta finale. "L'imperatore timido", pubblicato la prima volta nel 1963, si dipana in una Cina immaginaria ma ben riconoscibile, dove minuziosi rituali e sublimi ipocrisie nascondono una sconfinata timidezza e il sacro terrore dei sentimenti propri e altrui.