Che relazione c'è tra l'opera e il suo contesto sociale? Come si può individuare il nesso tra un'opera e il tempo in cui essa "accade", che può anche essere molto distante da quello della sua realizzazione? A partire da questi interrogativi, Stefano Cristante analizza alcuni capolavori apparentemente senza tempo, come il "Trittico delle delizie" di Bosch e "Il mercante di Venezia" di Shakespeare, ed esplora i contorni sociologici delle pratiche artistiche ed esistenziali di menti irregolari come Walter Benjamin, Carmelo Bene e Hugo Pratt.