Nel tormentato processo europeo irrompe la guerra d'Ucraina, che polarizza il campo di forze verso l'Atlantico, mette alla prova lo sforzo per un'autonomia strategica attorno all'asse renano, suscita la reazione bellicista di polacchi e baltici e scuote il sistema di alleanze tedesco. Accanto alla difficoltà di centralizzare politicamente la pluralità di Stati e sovrastrutture, la contraddizione per l'imperialismo europeo risiede anche in una battaglia per il rilancio continentale costretta a ricercare il raccordo con una base di massa ripiegata nelle paure del declino atlantico. Il Brexit è una manifestazione vistosa di questo ciclo politico che riflette paure piccolo-borghesi e proprietarie e l'invecchiamento demografico. L'irrompere tragico e brutale della guerra imperialista in Europa conferma che l'internazionalismo è l'unica scelta contro la barbarie. Siamo con i proletari ucraini, con i proletari russi, con i proletari europei, come con quelli americani o cinesi, e ci battiamo contro l'imperialismo russo, quello europeo, americano o cinese come contro la borghesia ucraina.