Solo dopo la morte della moglie, l'insipido funzionario Pavel Pavlovi/ Trusozkij viene a sapere che lei, anni prima, aveva avuto una storia d'amore con Vel'caninov, quarantenne nevrotico e in crisi di coscienza, ipocondriaco e sentimentalmente inquieto. La donna è morta, ma il marito non riesce a liberarsi del fascino che prova per l'ex amante. Tra i due si instaura così un rapporto tanto ambiguo quanto bizzarro, un'apparente e improbabile amicizia che nasconde una sopita volontà di vendetta. In questo romanzo tragico e comico, Dostoevskij costruisce un'angosciosa favola sulla fatalità dei rapporti umani. In una sinistra storia di adulterio e fantasmi, i protagonisti trarranno una sgradevole conclusione sull'assurda riproduzione di comportamenti fallimentari.