Frutto di una giornata di studi dedicata a Luigi Fallacara (Bari, 1890-Firenze, 1963) in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, il presente volume, ben al di là di un tributo rituale, intende concorrere al rilancio di uno dei maggiori scrittori pugliesi moderni, colpevolmente dimenticato. I saggi qui raccolti ne ripercorrono, da un lato, l'intenso itinerario poetico, narrativo, critico e spirituale, dall'altro frugano tra le carte, compresi i numerosi inediti che vanno emergendo dal suo archivio, facendoci entrare nel laboratorio sempre in progress di un autore posseduto dal demone della perfezione. Da questa rilettura a tutto campo emerge chiaramente che l'immaginario di Fallacara, pur non dimentico delle origini pugliesi - periodicamente alimentate dai soggiorni nella terra d'argento va però interamente restituito a un Novecento nazionale e perfino, per certi versi, europeo, con le tipiche implicazioni metafisiche e moderniste del suo tempo, tra orfismo cristiano ed estetica dell'incanto.