La storia della medicina costituisce un campo di ricerca affascinante, specie, come in questo caso, quando riesce a gettare nuova luce su aspetti biografici trascurati e contribuendo a chiarire una delle personalità più enigmatiche di tutta la storia della musica. Il problema centrale, quello delle fonti, beneficia qui dell'enorme lavoro della Fondazione Rossini sull'epistolario rossiniano, dal quale sono tratte le lettere decisive ai fini del presente studio. Le precedenti ipotesi cliniche su Rossini ruotavano prevalentemente intorno a pareri psichiatrici redatti molti decenni fa, quando l'epistolario era ben lungi dall'essere ricostruito e pubblicato. Si può dire quindi che il libro del dott. Fonzi, grazie al felice connubio di accademismo clinico e passione rossiniana, rappresenti il più moderno contributo medico alla biografia del musicista pesarese, interessante soprattutto riguardo al secolare enigma del "silenzio compositivo" succeduto al Guillaume Tell.