Un saggio/ricerca che vuole contribuire a colmare la lacuna storiografica sull'attività giornalistica di Pietro Nenni nel breve periodo compreso tra il 1921 ed il 1925, ovvero da quando avviava la sua collaborazione con il quotidiano socialista a quando rassegnava le dimissioni dalla direzione dell'«Avanti!». L'autore si sofferma, in particolare, gli anni in cui il fascismo era in rapida ascesa, fino ad assumere la guida del Paese e, successivamente, il controllo dell'apparato, pubblico e/o privato, che sovrintendeva l'economia, l'informazione, l'amministrazione ed il controllo sociale nazionale. L'occhio analitico di Nenni, dunque, gli aveva permesso di osservare da una posizione privilegiata - quale era il più importante quotidiano del Partito Socialista Italiano - le rapide, repentine e spesso violente evoluzioni italiane.