L'attesa è un principio pedagogico fondamentale, nell'attesa si impara a guardare con attenzione, a scoprire i propri talenti, a valorizzare ciò che si ha e che si è. L'attesa aiuta a: chiederci che valore ha veramente ciò che desideriamo, quali eventuali sacrifici siamo disposti a fare per raggiungerlo/ottenerlo. Con l'attesa soffermiamo lo sguardo. Siamo stimolati a riflettere e interrogarci. Scoprir-si: l'attesa ci permette di vivere in uno spazio/tempo molto singolare, "sospeso" tra ciò che è già e ciò che non è ancora. Attendere è mettersi in ascolto di se stessi. Con pazienza, tempo, amore per sé. Riconoscersi capaci di trovare soluzioni alternative a ciò che, temporaneamente, ci manca. Nel desiderare ciò che manca si attivano capacità volte al raggiungimento dello scopo. L'attesa permette lo sviluppo di certe competenze, anche molto pratiche, come ad esempio il problem solving. A darsi tempo: l'attesa è un tempo necessario, a volte fisiologico, perché qualcosa accada. Pensiamo all'attesa della gravidanza (chiamata, appunto, dolce attesa). Imparare a desiderare: attendere e desiderare sono due azioni strettamente collegate. Entrambe sono palestra di vita perché aiutano a prendere consapevolezza del proprio grado di tolleranza e di pazienza. Età di lettura: da 6 anni.