Augustus Nicodemus ha a cuore la chiesa, e lo dimostra una volta di più: L'ateismo cristiano e altre minacce la chiesa nasce tre anni dopo il celebre Che cosa stanno facendo alla chiesa, e in qualche modo prosegue il discorso iniziato con il volume precedente, con un obiettivo chiaro: far comprendere l'importanza di offrire alla società una testimonianza chiara, onesta, concreta e coerente di che cosa significhi essere cristiani. Purtroppo non è ciò che le chiese evangeliche stanno facendo, rileva Nicodemus attingendo alla sua lunga esperienza pastorale in un Paese-laboratorio come il Brasile. "Cristo e gli apostoli - sottolinea - non volevano che i cristiani dessero al mondo ragione di chiamarci pazzi, tranne che per la predicazione della croce", e invece non sono poche le chiese che "trascurano gli insegnamenti di Gesù" per dedicarsi a dettagli insensati, tradizioni vuote, pratiche bizzarre. Tra tutti, uno dei mali peggiori è quello che l'autore definisce "ateismo cristiano", una sorta di dottrina parallela dove Dio esiste, ma "non interviene, non agisce nella storia umana e non si relaziona con le persone". In trenta capitoli, suddivisi in sette sezioni, Nicodemus passa in rassegna alcuni sviluppi rilevati nei contesti neo-pentecostali, liberali, "libertini", neo-puritani, teisti, "spiritualisti" (o "schiesati", i battitori liberi), per concludere con una disamina delle nuove pratiche entrate nei culti evangelici.