Istanbul, grazie alla straordinaria concentrazione di capolavori che attraversano gli oltre quattro secoli di dominazione ottomana, è la città che rappresenta l'arte turca con maggiore grandiosità e bellezza. Ma le vicende dell'arte turca, attraverso le quali ci guida questo libro, partono da lontano. Nei primi secoli dopo il Mille i Selgiuchidi diedero vita a un'arte originale, che assunse l'uso della pietra dalle regioni conquistate e la utilizzò per costruire interni austeri ma, nelle facciate e nei portali, la piegò a una ricchezza decorativa incomparabile, carica di echi sciamanici. Nel Cinquecento, sotto il governo e il patronato di Solimano, si apre la grande stagione di Sinan, genio di una grandezza comparabile a quella di Michelangelo. Anche l'arte decorativa di questo periodo esprime desiderio del bello, passione per il colore, rigore e ricerca dell'eleganza in libri, miniature, tessuti, tappeti, ceramiche, tutti riprodotti nel volume. Gli influssi che giungono dall'Europa e l'Art Nouveau segnano invece gli sviluppi artistici turchi tra Settecento e Ottocento, dando prova della capacità di ascoltare echi diversi e lontani, al confine tra Oriente e Occidente, rielaborandoli in una chiave del tutto originale. Giovanni Curatola, archeologo e storico dell'arte islamica fra i più noti a livello internazionale, ci accompagna in un viaggio per immagini alla scoperta dell'arte turca.