Il quaderno n. 7 apre un focus sull'area orientale del capoluogo campano, oggi interessata da una serie di investimenti pubblici - generalmente puntiformi e slegati l'uno dall'altro - che dichiarano tutti il comune intento di contribuire a sottrarre l'area alle condizioni di degrado che la investono ormai da mezzo secolo, legate alla grande smobilitazione dell'apparato produttivo avvenuta a partire dagli anni '70 del secolo scorso e all'irrisolta questione della mancanza di servizi e standard urbanistici nel grande insediamento popolare risultante dalla contiguità dei numerosi quartieri popolari ivi costruiti nel dopoguerra, negli anni del boom economico e poi nel periodo post-sismico (dai rioni Luzzatti e INCIS ai più recenti S. Alfonso e Lotto Zero, ai numerosi parchi residenziali di iniziativa privata) intorno ai nuclei originari delle frazioni di Barra, Ponticelli, S. Giovanni a Teduccio. Con scritti di: Candida Carrino, Ugo Leone, Alfonso De Nardo, Giovanni Dispoto, Antonio di Gennaro, Maria Ronza, Giovanni Mauro, Bruno Miccio, Giuseppe Pignatelli Spinazzola, Alessio De Dominicis, Amedeo Vitale, Alessio De Dominicis.