"Carver diceva che al termine di una bella lettura ci sentiamo spostati rispetto al normale asse della vita, verso cui dobbiamo tendere e riabituarci. E così è con Dominici, così è con l'antipatica protagonista di questo racconto.L'antipatica non si pone troppe domande ma ne fa sorgere in chi legge. Domande sul passato e il suo metabolismo, domande sul presente e le armi di cui disponiamo, domande sul futuro che rimane spesso nascosto dietro gli angoli della mente, specie se questa mente è troppo impegnata nel riconsiderare ciò che accade, costantemente." (Dalla presentazione di Alberto "Bebo" Guidetti)