Il protagonista di questo romanzo di formazione/distruzione è Yuri Ferri, sempiterno vitellone, piccolo 'Grande Lebowski' alla costante ricerca di una propria credibile collocazione nel rutilante mondo degli adulti. Yuri scrive per gli altri per raccontare di sé, osserva l'esterno per essere analizzato all'interno, soffre profondamente al fine di essere compreso pienamente. Ormai adulto, Yuri continua a perseguire ideali astratti e romantici, anacronistici e metafisici, mere illusioni che sarebbero irrealizzabili se non ci fosse Enrico Dell'Acqua, grande amico di Yuri, a rendere l'utopia una persuasione a portata di mano, una certezza che si verifica, puntualmente, ogni sette anni. Un personaggio controverso e sopra le righe, Enrico. Chi è veramente Enrico Dell'Acqua? Uno strambo filantropo? Un santo? Un guru? O, semplicemente, una persona pericolosamente scollegata dalla realtà? E chi è veramente Yuri Ferri? Ghost-writer, grande autore in odore di Strega o soltanto un eterno immaturo, incapace di tagliare il cordone ombelicale ed emanciparsi da una famiglia popolata da personaggi altrettanto intensi e complessi? Una narrazione sofferta ma vivace, stordente eppur spassosa.