L'anima sinfonica è un poema tessuto di aforismi e versi, che si articola, come ha scritto Zena Roncada, in "un'unica complessa polifonia, di cui l'uno e il tutto, con fili hölderliniani, annodano gli estremi e gli eccessi, per lasciare, al centro, libero, lo scorrimento delle compresenze". Nella continua germinazione di idee da semi identici, con la mente e il cuore in equilibrio instabile tra pieno e vuoto, essere e nulla, repentina accensione e improvvisa assenza di parola, trova forma un'esperienza creativa che non rientra in nessun genere, sospesa com'è tra poesia e filosofia, teologia e mistica. La trama delle idee si armonizza in una sinfonia interiore, segno di un itinerario in cui, oltre la ragione, l'anima tende alla visione definitiva, "chiusa in una sintesi di potenza, uovo di tutte le immagini, cuore della possibilità della fantasia che si rivela", "senso e sensazione di una bellezza che non parla".