"L'anima europea" costituisce una risposta, con 14 anni di ritardo, a un libro piuttosto famoso di Bernard-Henri Lévy: "Le Testament de Dieu", pubblicato nel 1979 da Grasset. Potente e chiaro, questo contributo rappresenta una profonda e originale critica ai monoteismi delle religioni "rivelate", che per l'autore hanno operato un'inversione della realtà e un soffocamento totale della gioia di vivere. Non solo: queste pagine - frutto di un pensatore complesso e brillante, pressoché sconosciuto al pubblico italiano - incarnano una mistica europea senza tempo, invocando il riscatto di una Civiltà lacerata e colpevolizzata, alle prese con declino antropologico e spirituale senza precedenti. Il grido di Robert Dun - qui arricchito da un saggio introduttivo di Adriano Scianca - è un monito che abbiamo il dovere di raccogliere, affinché i boschetti sacri non restino senza difensori. I toni disperati di molte sue pagine - allora - non possono che incoraggiarci a gridare con lui, spinti dalla memoria dei nostri antenati e dagli occhi sognanti dei nostri figli. Prefazione di Adriano Scianca.