L'autrice in questo libro non intende affermare che il diavolo esiste soltanto nella fantasia umana, ma si propone di far nascere un piccolo dubbio in chi se lo immagina come una creatura maligna dedita unitamente a cercare di far soccombere l'umanità. Secondo l'autrice, dietro all'idea di diavolo potrebbe nascondersi la nostra incapacità di comprendere un'idea grandiosa, tesa a farci uscire gradualmente, un passo dopo l'altro, un errore dopo l'altro, dal "paradiso terrestre", cioè dal giardino d'infanzia dell'umanità, per muovere da soli i primi passi, metterci sulla via della crescita, dell'evoluzione e della conoscenza.