"Berlino, 9 giugno 1942 Heinz ha chiuso la porta senza accendere la luce. Si muove a tentoni nella camera buia che fatica a riconoscere. Sono passati molti mesi dall'ultima volta che ha lasciato il mondo fuori per rifugiarsi nell'intimità del suo studio. Una stanza che ama come la sua vita. Sente sotto i piedi il morbido tappeto di lana che sua moglie ha acquistato il Natale del 1930, Prima della nascita di Peter, quel primo figlio che ha sempre..." "Questa è la continuazione del mio primo romanzo: Paris, Tango. Alcuni dei personaggi e dei luoghi descritti sono reali, ma tutto ciò che narro è pura immaginazione. Nessuno può fare a meno di condannare l'ideologia nazifascista e tutta la violenza che ha generato, ma per gli uomini deve essere mantenuta viva la speranza nella Misericordia." (L'Autore)