Il centro del libro è il motivo nietzscheano della vita che non dimora più nella totalità, la crisi del pensiero e dell'arte che non possono o non vogliono offrire un'immagine unitaria del mondo. Di qui il titolo: "L'anello di Clarisse", ispirato da "L'uomo senza qualità", "Il grande romanzo musiliano che si propone di rappresentare l'intera realtà nel suo mutevole divenire ed è perciò destinato a rimanere un frammento perennemente incompiuto, non ha un centro né una fine, così come non ha un centro l'anello che Clarisse, il personaggio femminile ricalcato sul modello di Nietzsche, si sfila dal dito". Il saggio percorre i grandi capitoli della storia letteraria europea, da Goethe a Rilke, da Jacobsen a Svevo, sino alla letteratura contemporanea.