È meglio l'amore che scotta, o solo quello tiepido che scalda senza bruciare? Ma soprattutto: esiste una realtà univoca o tante verità quanti sono i punti di vista di chi narra? Se lo chiedono i cinque protagonisti de L'amoretiepido, romanzo che racconta l'età dei trentacinque-quarantenni all'epoca della crisi. La voce narrante che accompagna il lettore per tutto il romanzo è quella della protagonista, docente di italiano e latino "col capello troppo lungo e le idee poco ministeriali", che viene convocata per una supplenza al liceo di Mistretta, paesino nebroideo. Rosa, reduce da "pasticci sessual-sentimentali", ama mettersi alla prova, e decide di cogliere al volo l'opportunità della supplenza per "cambiar pelle come i serpenti". A rompere la narrazione in prima persona, dopo i primi capitoli, provvederà un narratore onnisciente, che racconterà in parallelo le storie degli altri protagonisti, moltiplicando le facce del reale e regalando tridimensionalità e poliedricità alla vicenda. L'esplosione di una bomba carta metterà in moto gli eventi e il complesso ginepraio di rapporti umani fra i protagonisti, le cui vite andranno ad intrecciarsi con continue sovrapposizioni e colpi di scena.