Vivere il celibato significa scegliere di percorrere una strada che mai si allontana dall'amore, con un proposito che non può risolversi in un generico anelito universale. Nella vita del cristiano, infatti, l'amore ha sempre bisogno di un "tu" per dispiegarsi e non obliterarsi nell'astrattezza. L'amore celibe, così, non si configura in negativo attraverso costrizioni, divieti, rinunce: piuttosto esso è simile a uno spettacolare sentiero di montagna sul quale procedere con passo fermo, ma concedendosi la possibilità di ammirare la meraviglia del paesaggio. La riflessione di don Aristide Fumagalli ha un preciso orizzonte: quello di indagare, dal punto di vista sia etico che psicologico, quali siano le forme "sane" della relazione femminile nel celibato maschile. Un celibato che è, spesso, identificato con quello presbiterale, ma che nella storia ha trovato varie forme di espressione. L'Autore traccia, nel presente volume, sponde salde a quel sentiero, che riparano dalla trasgressione da un lato e dall'inibizione dall'altro, ponendo al centro una vocazione celibataria che, fondata sul delicato ma imprescindibile equilibrio di eros e agape, arricchisca la portata straordinaria del messaggio di salvezza il cui fulcro è Dio amore.