Dopo la morte dell'amatissimo padre e l'abbandono di Anna, la sua migliore amica, incapace di starle accanto, Francesca, giornalista quarantenne, ha un'unica bussola affettiva: O'mar, il meticcio adottato qualche anno prima. Incoraggiata dal suo amore per i cani, si fa trascinare da Michela, educatrice cinofila, a Taghazout, in Marocco, per censire con un gruppo di volontari la comunità di randagi che vive in esemplare sintonia con la popolazione locale. Tra quelle strade, Francesca si riapre alla vita e agli affetti, e al suo ritorno a Genova è pronta a fare tesoro della lezione appresa dalla spensierata fiducia dei randagi, quando arriva una terribile notizia: il massacro dei cani liberi di Taghazout da parte dalle autorità. Per lei è l'ultima spinta per ritornare pienamente se stessa: partirà per il Marocco, con Michela, per cercare la verità e una forma di giustizia per quella notte di morte. "L'abbandono" è il racconto intimo di una crisi personale superata attraverso l'amicizia e il prendersi cura: è la storia di un abbandono subito e imposto - quello di Anna e del padre - e di uno appreso: l'abbandono delle catene dei ricordi e dei rancori, l'abbandono alle pieghe inaspettate della vita.