Fernand Khnopff (Dendermonde 1858 - Bruxelles 1921) doveva diventare avvocato, per tradizione familiare. Per fortuna frequentò le compagnie che i genitori consideravano sbagliate e divenne pittore. Si legò soprattutto all'ambiente simbolista, anche letterario. Perseguiva le vie che portavano al mistero, all'inspiegabile, in netta opposizione al clima razionalista e positivista dominante nelle élite intellettuali europee del suo tempo. Strade percorribili solo dall'arte, chiave privilegiata della porta che conduce in un altrove venato di misticismo. Ciononostante, le sue opere si presentano modernissime nella composizione e nel taglio "fotografico", incardinate su una assoluta padronanza del disegno. Protagoniste frequenti, nelle sue opere, donne fatali e ambigue, insidiose, incantatrici sfingi moderne. Molte mostre, a pandemia accantonata, celebrano ora il centenario della morte dell'artista.