In quest'opera Orlando Luca Carpi cerca di dimostrare come Immanuel Kant abbia elaborato razionalmente una morale. Un'etica della ragione è il risultato della speculazione kantiana e, di conseguenza, si perviene ad una morale laica non eteronoma, ma non laicista. L'etica kantiana infatti non è immanentistica, perché rende possibile una trascendenza e, conseguentemente, un discorso teologico e religioso. Nella prima parte dell'opera l'autore segue il più filologicamente possibile l'iter kantiano: prende così in esame la "Fondazione della metafisica dei costumi" e "La critica della ragion pratica" (le due opere «critiche» di Kant), mettendo in rilievo i concetti e i principi fondamentali che permettono di capire il passaggio alla metafisica dei costumi, opera dottrinaria condotta secondo esigenze critiche. Nella seconda parte l'autore prende poi in considerazione le principali obiezioni rivolte all'etica kantiana da parte dei più famosi filosofi e critici. In questa terza edizione, pubblicata a trecento anni dalla nascita di Kant, si sono apportate modifiche all'introduzione, si è chiarita meglio la posizione di Kelsen ed è stata rielaborata la bibliografia.