Kabbalah, parola che spesso evoca qualcosa di estremamente nascosto, spesso un poco probabile mix tra esoterismo, mistica, ermetismo, magia e religione; nonché gioco dei numeri. Sostanzialmente potremmo riassumere tutto questo con un solo termine, accattivante e affascinante: "mistero". Tutto questo fondamentalmente non è errato, perché ogni disciplina definita mistica o esoterica ha uno o più "sottoboschi", e in un certo senso la "mitizzazione" diventa quasi una conseguenza logica. Quello però che l'autore vuole mettere in risalto in questo libro è quello che è il vero pilastro della Kabbalah, e il fondamento del lavoro di ogni kabbalista, ovvero, l'azione. La Kabbalah in sostanza è un percorso, è un cammino che accompagna l'essere umano per tutto questo passaggio terreno, e allora la sua importanza si fonda sulla nostra vita di tutti i giorni, su piccole regole che dobbiamo seguire nell'ambito della nostra interiorità, ma anche atteggiamenti e comportamenti verso il mondo e le persone che ci circondano, perché il kabbalista vive ben saldo, con i piedi attaccati a terra, ma contemporaneamente ben conscio della sua spiritualità.