"Tra le divinità, o forse meglio i demoni, che governano la Vienna del fine secolo, il ruolo centrale tocca sicuramente a Eros, e il corteo delle sacerdotesse del dio si apre con un tipo costante e codificato, il süsses Mädel, la ragazza dei sobborghi, inesperta e accesa, che si brucia precocemente le ali cedendo all'ufficialetto o all'aristocratico elegante. Se la nostra fantasia colloca il «mito asburgico» sotto il segno della leggerezza e della frivolità, che sono atteggiamenti entrambi confinanti con l'astrazione, ecco qui un libro che rimanda alla dimensione del concreto, alla dialettica inequivocabile del più diretto dei rapporti umani, l'incontro sessuale. Josefine Mutzenbacher è un'incarnazione impreveduta e sconcertante del süsses Mädel, con cui ha in comune l'ambiente e i condizionamenti, con la differenza che dall'estrazione proletaria ha imparato precocemente che il proprio corpo, una donna, se vuole innalzarsi, deve venderlo, non donarlo, e che i maschi, ombre interscambiabili, diventano pericolosi solo se una se ne innamora." (Giorgio Cusatelli). Con uno scritto di Luigi Reitani.