Con l'espressione "Italian Theory", il dibattito filosofico internazionale accomuna diversi filosofi italiani contemporanei e diverse tradizioni in qualche modo riconducibili al pensiero italiano, che - come già accaduto in passato, in epoche di crisi - vanno conquistando un'attenzione e un credito sempre crescenti. Dall'operaismo alla biopolitica, dagli anni Sessanta fino a oggi: i paradigmi filosofico-politici e l'arco di tempo cui fa riferimento la "Italian Theory" hanno come motivi conduttori i conflitti, le lotte, le polemiche, le rotture. L'eredità gramsciana, il ritorno a Marx, la crisi degli anni Settanta, la diversificata galassia degli anni Ottanta - in cui si affacciano tuttavia modelli altri di pensiero e di politica, come quelli del pensiero debole e del pensiero della differenza sessuale; e a seguire, fino ai giorni nostri. Da Della Volpe a Tronti, a Negri, a Cacciari, Marramao, Esposito, Agamben, il volume si propone di ripercorrere un itinerario storico, politico e filosofico inteso a rintracciare, pur tra differenze anche radicali e nella innegabile complessità del contesto, quella continuità che la formula Italian Theory in sé presume e racchiude.