C'è una cifra comune nel percorso intellettuale dell'"Italia civile" identificata da Norberto Bobbio e da Giovanni Spadolini. È la cifra etica di un mondo italiano a cavallo tra politica e cultura, eretica perché controcorrente, antiopportunista, dalla quale proviene una grande lezione di modernità e responsabilità civile. Da qui un tentativo di collocare le storie intellettuali e umane di tanti uomini e donne nella grande vicenda del nostro Novecento: l'umanesimo integrale di Pietro Calamandrei e l'inquietudine di Leo Ferrero; la spinta culturale alla politica in Leo Valiani e il gobettismo di Umberto Morra; il socialismo liberale di Treves e il senso della libertà in Vittorelli; la lezione storica di Amendola e l'azionismo di Spini.