"Scritta a cavaliere fra Due e Trecento e collocabile sul crinale fra la prosa 'media' e quella 'd'arte', l''Istorietta troiana', versione anonima e parziale della terza redazione in prosa del fluviale Roman de Troie di Benoît de Sainte-Maure (ca. 1165), narra, con pregnanza emotiva e concisione stilistica, una parte di quella vicenda che s'era venuta costituendo nel medioevo latino fondendo le storie di Darete Frigio e di Ditti Cretese e rivitalizzandole, nel mondo francese, alla luce della sensibilità del secolo XII. Le 'Eroidi' volgarizzate contenute nel ms. Gaddi 71 della Biblioteca Laurenziana di Firenze sono riconducibili agli stessi anni dell'Istorietta troiana e si configurano come il primo tentativo di traduzione in lingua italiana delle epistole ovidiane. Derivate da un intermediario francese, esse s'inseriscono a pieno nella fase di transizione che indica una volontà di affrancamento dai modelli culturali e letterarî d'oltralpe. Le ricchissime glosse che accompagnano le epistole costituiscono la testimonianza stratificata di diverse modalità di lettura del testo ovidiano. Il libro presenta le edizioni critiche dei due testi, accompagnate da uno studio introduttivo."