Siniscalco descrive le eruzioni vesuviane succedutesi dal 79 d.C., (di cui riporta le lettere di Plinio a Tacito) sino al 1872. La cronistoria dell'evoluzione vesuviana è corredata da 57 tavole illustrative. Un documento utile a comprendere l'evoluzione del Vesuvio e del Monte Somma, da cui esso è generato. La cronistoria delle eruzioni lascia anche intendere che nonostante la ricca attività vulcanica di queste terre l'uomo le ha sempre abitate, ieri come oggi, convivendo con lo Sterminator Vesevo. Magnifica la descrizione del Monte Somma. "Ora tutto mirasi coverto di sabbia, fiancheggiato da una piccola catena di monti di forma concava, tutta di filoni metalliferi, e per conseguenza di origine ignea, facendo sette principali cime ed a certa distanza fra loro, chiamate: la prima, canale di Massa; la seconda, canale dell'Inferno; la terza, punta del Nasone; la quarta, gamba del Diavolo; la quinta, Croce di S. Maria a Castello; la sesta, canale dell'Arena; la settima poi, la punta della montagna Rossa, la quale trovasi alle spalle di Ercolano".