"Ishtar e la pelle del pitone" è un viaggio introspettivo ma è anche il racconto del peregrinare di una ventenne in giro per il mondo. Attraverso l'esplorazione dei luoghi più sfruttati della Terra, la protagonista, Amanda, scopre lentamente una verità sconvolgente. Non è tutto, ella è l'antica dea Mesopotamica Ishtar. Quando il mistero si disvelerà, il pianeta troverà una possibilità di riscatto da guerre, disastri ecologici, perdita d'identità e della propria anima. "Ishtar e la pelle del pitone" è dunque il viaggio introspettivo di tutti noi, dell'intera Terra, è la ritrovata speranza degli ultimi e dei diseredati. Attraverso una narrazione ora trasognata, ora realista, il romanzo ci accompagna alla scoperta di una verità scomoda, di quella sporcizia (intesa in senso lato) che il mondo ricco ha nascosto sotto il tappeto e che però ritorna come un inesorabile boomerang. "Ishtar e la pelle del pitone" è un invito alla riflessione, al ritorno all'essenza e all'essenziale, e alla voglia di scoprire, di andare a fondo e trovare la pelle del pitone. Quando l'avremo trovata non saremo più gli stessi