Isabella d'Este (Ferrara, 1474 - Mantova, 1539), definita già dalle fonti a lei coeve "la prima donna del mondo", rappresenta una delle più luminose figure del panorama del Rinascimento italiano. Primogenita del duca Ercole di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, a soli sei anni venne promessa in sposa a Francesco II Gonzaga, rampollo dei Signori di Mantova. Giunta a Mantova nel 1480, Isabella diede qui vita a una delle corti più colte e raffinate del tempo. Animata da un "insaciabile desiderio de cose antique", raccolse nel suo studiolo una preziosa collezione di antichità. Consapevole delle proprie straordinarie virtù, fisiche e intellettuali, affidò la propria immagine al pennello di alcuni fra i più illustri artisti del tempo. E - unica nella storia - fu ritratta da Leonardo da Vinci e da Tiziano Vecellio, privilegio di cui non godettero al suo tempo né sovrani, né imperatori, né papi. Esigente committente, affidò la decorazione del proprio studiolo a pittori quali Andrea Mantegna, Lorenzo Costa, Pietro Perugino e Correggio. Raffinata maestra di eleganze, plasmò a suo gusto la moda del tempo, diventando un modello di riferimento non solo per le corti italiane, ma anche per quelle d'Oltralpe. Dalle stelle del tema natale alle imprese, dai ritratti di Isabella alle tele del suo studiolo, questo volume presenta diverse prospettive che illuminano di una luce chiara e inedita il profilo della Signora del Rinascimento.