L'università italiana attraversa da anni un fondamentale e delicato periodo di transizione, a seguito di una riforma - la cosiddetta "3 + 2", con l'introduzione delle lauree di primo livello - nata con l'obiettivo di offrire al sistema universitario strumenti idonei per adattarsi ai profondi cambiamenti sociali ed economici in corso. Mariano Giaquinta e Angelo Guerraggio, matematici che vantano una lunga esperienza didattica e di ricerca, ne tracciano un primo bilancio, analizzando con graffiante lucidità il profondo scarto che separa il progetto riformatore dalla sua realizzazione, disegnando il quadro di una riforma che ha sì portato più studenti nelle aule universitarie, ma che non ha saputo prevedere e prevenire pesanti effetti collaterali, e che ha inoltre esasperato, in alcuni casi, le medesime dinamiche corporative che si proponeva di eliminare. L'individuazione degli aspetti negativi e delle precise responsabilità non è però l'unico fine del volume: "Ipotesi sull'università" è soprattutto un libro che propone e sostiene l'idea di un'università diversa, che sia moderna e al contempo nuovamente capace di alimentare la propria antica tensione allo studio e alla ricerca. Senza il bisogno di un'altra riforma d'insieme, e senza comode autocommiserazioni per l'ennesima occasione mancata.