"Non avevo mai pensato che la vita mi dovesse qualcosa. Io che porto questo nome da quando sono nata, ho sempre combattuto perché almeno il diritto di sopravvivenza mi fosse garantito. Io, Vita Fiorenza Clara Giacosa, quel diritto me lo guadagnai col sudore e con il sangue, ricevendo e dispensando violenza e morte. Non ho scelto di nascere in un mondo senza luce e senza speranza, dilaniato dalla fame e dalla povertà, dalla guerra e dalla barbarie. Ho solo fatto ciò che dovevo per salvarmi la pelle. Ho imparato a essere cane di strada o lupo, spesso solitario, ma sempre famelico, poiché mangiare è fondamentale per sopravvivere, e rispondere colpo su colpo a chi vuole sopraffarti è l'unico modo per non soccombere."