Leggendo questo libro arriveremo a sancire che nella morte non c'è proprio nulla di triste, non più di quanto c'è nella vita. Nonostante la principale ossessione dell'essere umano sia la morte, su di essa non c'è nessuna verità certa, l'unica verità è che essa fa crollare ogni certezza e quindi ci libera dagli schemi fissi con cui siamo soliti interpretare il mondo. Oggi molte persone non vogliono sentire parlare della morte, anche perché si sono smarrite molte risposte che in passato venivano date dalla religione e dalla ritualità popolare. Riflettere e scrivere su come declinare l'evento finale sembra un "lavoro sporco". Ma lavoro sporco non è, visto che capiterà a tutti di passare su quel palcoscenico, meglio prepararsi e allenarsi a "recitare" la nostra parte. Potremmo scoprire che in verità quel momento potrebbe svelarci il segreto della vita, il germe della vita. La morte può essere un vero incontro sorprendente, un'esperienza di vitale importanza proprio come la nascita.