Giuseppe Santoro, in questo libro autobiografico, descrive le diverse emozioni vissute dopo la scoperta del Parkinson: dalla certezza di aver un ospite per la vita all'accettazione, dalla disperazione alla nascita, fino a fare della malattia un punto di forza. Questo è l'iter che l'autore percorre nel descrivere l'impatto drammatico con l'avvento di un ospite abusivo, come il Parkinson. Il libro è la testimonianza che l'ospite, quando stringe un connubio con l'ospitante, non è il nemico peggiore ma è la chiave che apre porte a mali peggiori come il pregiudizio, l'ignoranza, l'ipocrisia. Inoltre è la testimonianza di fede, speranza, amore per la vita.